mercoledì 4 aprile 2012

Nuovo museo di Italo Rota. Da La Gazzetta di Reggio: i commercianti.

IL PARERE DEI COMMERCIANTI

«Ma non abbiamo già Mazinga?»

Qualcuno si schiera contro ma non manca chi plaude alla novità



REGGIO. La gente, si sa, ha l'abitudine di affibbiare dei soprannomi ai monumenti e alle strutture architettoniche che sorgono nelle loro città. Ecco, il progetto dell'architetto Rota riguardo al nuovo ingresso dei Musei civici sembra decisamente stimolare la fantasia dei reggiani. «Cos'è, arrivano gli alieni a Reggio?» afferma uno dei ragazzi che è solito stazionare nella zona compresa tra la fontana e la scalinata a fianco del Valli che da piazza Martiri del 7 luglio conduce in via Secchi. "Funghi" li hanno definiti subito dopo la presentazione del progetto, alcuni mesi fa. Che richiamino strutture da film di fantascienza o che ricordino una versione moderna del mondo di “Alice in Wonderland”, quello che conta è che si adattino alla struttura della piazza e siano a essa funzionali. Questo abbiamo chiesto ai commercianti presenti in piazza, che con le futuristiche strutture di Rota potrebbero dovere convivere ogni giorno.
«Mi piace - afferma Davide Zaniboni, titolare del Caffè della Fontana - le soluzioni innovative mi hanno sempre affascinato. Potrebbe essere un buon richiamo turistico, e ce ne sarebbe bisogno visto che oltre ai ragazzi e alle persone che occupano le panchine attorno al monumento ai Caduti non sono molti quelli che vengono in piazza». Non si esprimono invece i titolari del negozio di abbigliamento a fianco del bar. Diverso il pensiero dei titolari del Punto moda, storico negozio del centro. «Non voglio dare giudizi estetici perché non conosco il progetto e non sono abbastanza informata - esordisce Cinzia Garlassi -. Costa quasi 700 mila euro? Certo, in un periodo come quello attuale, con le difficoltà economiche per Comuni e cittadini, l'Imu e le altre tasse, forse sarebbe meglio utilizzare quel denaro per altre esigenze, magari ripianando le buche nelle strade o facendo bene i lavori, così si evita di doverle rifare ogni anno. In ogni caso credo ci siano altre priorità, anche perché credo che la piazza sia già stata valorizzata». Pareri contrastanti dunque, anche se, per quel che riguarda il dato economico tutti sono d'accordo sul fatto che in questo momento il denaro potrebbe essere utilizzato diversamente.
«E' una bella cosa per la piazza, mi piace - spiega la sorridente titolare del chiosco di piazza della Vittoria, Yuezhu Yu - forse però per quel che riguarda la gestione dei soldi si potrebbero fare altre cose, con la crisi i bisogni sono tanti». Tranciante il giudizio di Agostino Melis, titolare assieme alla moglie del bar a fianco della Camera di commercio. «Dopo il pesce a Santa Croce e "Mazinga" a Santo Stefano, ora i funghi giganti in piazza? Oltre all'estetica, se la città è gestita bene non credo sia in questo modo che la si valorizzi, non credo questo abbia a che fare con Reggio e con i musei. Per esempio si potrebbero utilizzare i soldi per aiutare i commercianti in difficoltà, ma non solo».
Daniele Valisena
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